La Compagnia delle Stelle ha partecipato alla conferenza stampa sulla presentazione della rete di Trieste:stamattina abbiamo ascoltato tante parole che ci hanno davvero colpito:
“Vogliamo raccontare un altro modo di vivere l’impegno per il bene comune e di fare politica”
“Un welfare territoriale generativo e inclusivo”
Si è parlato molto di investire in piattaforme di scambio di buone pratiche, di progetti collaborativi e di strumenti di condivisione della conoscenza. Si è discusso di partecipazione, di come coinvolgere di più le persone… ma, stranamente, non si è fatto cenno alla fragilità della persona nella malattia.
La sanità, non dovrebbe essere un nodo di questa rete? E’ arrivato il momento di mettere al centro anche la persona fragile, quella che vive la malattia, e di costruire reti che siano davvero inclusive e capaci di fare la differenza. Perché, alla fine, la vera forza sta nel saper unire le competenze con il cuore.
L’Assemblea del Senato ha appena approvato in via definitiva un disegno di legge che rappresenta un passo importante per tutelare i lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. Un grande risultato, sì, ma anche un punto di partenza. Perché, anche se ci sono misure positive come il congedo fino a 24 mesi senza retribuzione, il diritto al lavoro agile, o le 10 ore di permesso retribuito all’anno per visite e terapie, ci sono ancora tante cose che si potevano fare, e che costano zero!
Pensate: il divieto di lavoro notturno per i pazienti oncologici, l’obbligo di comunicare in anticipo la scadenza del comporto, o l’esclusione delle assenze per terapie salvavita dal calcolo delle assenze… interventi semplici, di buon senso, che potrebbero fare una grande differenza nella vita di chi combatte ogni giorno contro una malattia.
E invece, molte di queste misure fondamentali sono state ignorate. Perché non sono costose, ma sono di grande valore umano. Sono gesti di rispetto, di dignità, di attenzione che potrebbero alleviare un po’ il peso di chi si trova in condizioni di fragilità.
Noi, volontari de La Compagnia delle Stelle, che prestiamo servizio nella Breast Unit del GOM di Reggio Calabria, abbiamo capito bene questa cosa. A differenza di chi fa leggi, noi crediamo che anche un gesto semplice possa portare speranza e conforto. Come offrire un dolce alle donne che si sottopongono a controlli di screening: un piccolo gesto, ma carico di significato. Un simbolo di gentilezza e di solidarietà, che rende più umana e meno sola la loro battaglia.
E proprio come noi, speriamo che anche i politici possano mettere in pratica interventi semplici, di buon senso, per restituire dignità e protezione a chi affronta una malattia grave. Perché, alla fine, sono le piccole cose a fare la differenza.
Con grande piacere abbiamo ritrovato Caterina, un’amica volontaria che aveva collaborato con noi alcuni anni fa.
Il prezioso impegno dimostrato dalle volontarie del Laboratorio di Arti Creative de La Compagnia delle Stelle con il confezionamento dei pittogrammi, dei turbanti e l’imbustamento di abiti destinati a un reparto dell’ospedale.
Un gesto concreto di solidarietà e cura, che contribuisce a portare conforto e dignità a chi ne ha più bisogno.
La Compagnia delle Stelle, insieme ad altre associazioni come Govic, Europa Donna Italia, Salute Donna, La Danza della Vita, Ass. Grace, Ass. La Fenice e AIDM, ha preso parte con entusiasmo alla tavola rotonda del Corso di aggiornamento: “FRONTIERE DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE NEL TUMORE MAMMARIO”.
Durante l’evento, sono state condivise le esperienze della Breast Unit del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, un esempio concreto di eccellenza e innovazione nel percorso di cura.
Questo momento rappresenta un primo passo fondamentale verso l’attuazione delle “Linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed assistenziali della Rete delle Strutture di Senologia”, approvate nella Conferenza Stato-Regioni del dicembre 2014. Un documento che sottolinea l’importanza cruciale delle associazioni di pazienti e del volontariato all’interno delle Breast Unit.
È un’opportunità unica per avviare una vera e propria collaborazione tra istituzioni sanitarie e realtà associative, creando una sinergia che può fare la differenza nella vita di tante donne. Insieme, possiamo rafforzare il percorso di cura, promuovere la prevenzione e offrire un supporto più completo e umano.
Perché il futuro della cura al tumore mammario si costruisce con la collaborazione, la passione e la volontà di fare la differenza.
Anche una di noi ha scelto di affidarsi alla Breast Unit del GOM di Reggio Calabria, un luogo speciale dove il percorso di cura diventa un vero e proprio viaggio di supporto multidisciplinare. Sei nel reparto, dedicandoti con passione alle pazienti, quando all’improvviso ti trovi di fronte a una tua collega volontaria. Ma questa volta, non è solo una volontaria come te: è una donna che sta affrontando la sua battaglia personale contro il cancro al seno.
Lei ha scelto di affidarsi alla Breast Unit, e grazie a un’équipe altamente specializzata, è stata presa per mano passo dopo passo, senza dover cercare da sola il chirurgo, l’oncologo o il senologo. È stata accompagnata lungo tutto il percorso diagnostico e terapeutico, con cura e attenzione, come solo un team multidisciplinare può offrire.
In quel momento, dentro di te, si mescolano emozioni profonde: una sorpresa forte, un senso di solidarietà e anche un po’ di commozione. Vedi una persona che, come te, si dedica agli altri con passione, ma che ora si trova dall’altra parte, come paziente. È un momento che ti fa riflettere sulla fragilità della vita, sulla forza che ci vuole per affrontare le sfide più dure, e sulla bellezza di condividere un percorso così difficile con qualcuno che conosci e di cui hai stima.
Ti senti toccata nel profondo, con un mix di empatia, rispetto e gratitudine per il coraggio e la determinazione che dimostra. È un’emozione intensa che ti ricorda quanto siano fondamentali la solidarietà, l’amicizia e il supporto reciproco, anche nei momenti più difficili. Questa scena ti riempie di gratitudine e ti dà ancora più forza per continuare il tuo lavoro, sapendo di non essere sola in questa strada.